Trapaniman 113 – Tutti Campioni Mondiali

Si è svolta a San Vito la quarta edizione del Trapaniman113. In programma un triathlon medio e uno sprint. Tanti esordienti e tanti veterani presenti. Su una cosa siamo assolutamente certi. Nessuna squadra potrà mai battere la Multisport. Naturalmente non si tratta di risultati sportivi. Si tratta di forchetta! La sera prima il team ha letteralmente invaso un ristorante locale mettendo su, non una, ma quattro(si quattro!) tavolate. In mezzo a sedicenti atleti anche un importante numero di amici, zii, parenti e bambini. Siamo sempre in crescita e tutti i nuovi sono riusciti subito a capire lo spirito della squadra. Lo sport come sempre è un contorno. Come le patatine o le verdure grigliate. La panza dei vari Presidenti della Multisport lo dimostra chiaramente!

Ma veniamo alle gare.

Sprint.

Lo sprint vedeva l’esordio di due binomi che ormai sono dei punti di riferimento per tutta la squadra. Romano-Sardo e Mazzeo-Barbaro. I primi si sono sempre allenati insieme mentre i secondi addirittura decidevano di marcarsi stretti già dalla sera prima (a tavola e poi con un’inquietante matrimoniale) dopo quasi due settimane di allenamenti fianco a fianco. Le sfide di campioni del mondo siciliani del loro pianerottolo venivano vinte rispettivamente da Sardo (primo di categoria che poi millantava una frazione di corsa a 3,45…) e da Barbaro che la mattina dopo in piscina si presentava con il suo trofeo (secondo di categoria) a bordo vasca. Poi tutto il gruppo si piazzava a bordo strada per seguire la gara media ma soprattutto per incitare (talvolta esagerando) i propri compagni. Si segnalano dei continui “senza vergogna” rivolti al presidente già pronto a vendicarsi!

Esordio stagionale nella gara sprint (questa volta senza sfide fratricide) per Ale Litrico e per la nostra fomentatissima Valentina Polizzi. Alessandro esce al comando dal nuoto, per la prima volta nella sua vita riesce a tenere delle ruote in bici e poi sente un dolorino di corsa che gli consiglia di ritirarsi. Coach Catania è comunque soddisfatto del ragazzo. Evidentemente non è un allenatore così scarso come qualcuno dice 😀 Per essere chiari. Francesco Catania è il numero 1. Gli altri vadano in giro a cercar fortuna!

Valentina è bravissima al suo esordio. Fa il giro largo nel nuoto e poi, dopo un tentativo di sabotaggio del suo meccanico personale, ripristina il suo mezzo e riparte. Alla fine è nona assoluta e anche lei naturalmente… Campionessa del mondo, Siciliana, di Categoria della “Vaneddda”.

Medio.

Dopo mesi di chiacchiere, di allenamenti, di “io non mi alleno mai”, di “io mi alleno 2 volte al giorno”, di “spacchiocaschi”, di mute, di minacce, di “c’ho sette allenamenti in totale” e di centinaia di whasapp tutti pronti per l’unico vero Campionato del Mondo Siciliano di Mezzo Ironman. Per la nostra squadra un nutrito gruppo di atleti. 12 alla partenza. Baratta, Buccheri, Di Vico, Foti, Giordano (al suo esordio con i nostri colori ma ormai colonna portante della squadra…) Grimaldi, Galiè, Paxia, Mantova e “Miglio e Riccio”, Zingali (l’ammucciato 2015).

La gara era sicuramente dura. Sicuramente il Trapaniman più duro di sempre. Più dislivello, più onde, più corsa. Bellissima prova di Seby Foti. Unico atleta della Multisport in gara. Gli altri… siamo quelli che siamo… siamo quello che siamo! Seby non si fa condizionare da un nuoto per lui particolarmente avverso, in bici si gestisce senza esagerare (35 e passa di media significa in questo caso) per poi tirare fuori un 1,26 per i 21 km di corsa avendo pure la capacità di tirare il freno vista l’impossibilità di raggiungere l’atleta davanti a se. Un settimo posto ottenuto senza allenarsi a nuoto e in bici la dice lunga sul valore di questo atleta.

Gli altri… l’interesse degli appassionati era sulla sfida interna della Multisport. I bookmakers davano un Giordano e un Grimaldi al top e Di Vico impietosamente puntava sul boato di Ignazio Buccheri e dell’amico Baldo Mantova. C’era poi sempre un sempre più appesantito ma scaltro Paxia e un Galiè che era entrato a far parte della setta dei Giordaniani. Chiaramente la solita sfida impossibile: Miglio Riccio. Infine il vincitore del premio ammucciato 2015 (ma probabilmente anche 2016 e 2017) che era stato chiarissimo: Vendo tutto, non metterò più un pettorale, mai e poi mai una gara lunga. Iscrivetemi allo sprint… Antonio Mazinga Zingali anche lui ai nastri di partenza alla ricerca dell’iride.

Pronti… Via… Galiè prende il largo e il resto della truppa al seguito secondo pronostico. Pochi km e la frazione di bici si accende. Giordano da il tutto per tutto (prima volta della giornata) e riprende Paxia, poi i due vanno a prendere Galiè che paga un percorso per nulla adatto alle sue caratteristiche. Poco dietro Ciccio Grimaldi (Giordaniano della prima ora), Di Vico e tutti gli altri. Alecci esagera e cerca di staccare Miglio… Zingali serenamente avanza. Passa Galea (forte atleta maltese), Giordano ritenta il tutto per tutto (e due) e cerca di seguirlo. Paxia non ci casca… c’è ancora tanto tempo (due giri più una mezza maratona) per fare il superboato. Dopo una ventina di km riecco davanti a lui Giordano. Passa Giammona, uno che di half se ne intende abbastanza (praticamente sempre nei 10 e sul podio in tutti i mezzi ironman ai quali ha partecipato), un atleta con una proiezione nel full ironman facilmente sotto le 10 ore. Giordano si gioca la sua terza vita della partita e lo segue… Paxia neanche si azzarda… vanno al doppio della velocità. Va chiarito che tutto questo seguire viene sempre fatto nell’assoluto rispetto delle regole del no draft!

Si arriva in zona cambio. Giordano, Paxia, Grimaldi, Galiè, Di Vico e il resto dei ragazzi con un Riccio che ha fretta di passare del tempo con famiglia e fidanzata e si ritira. Giordano rallenta, qualcosa si inceppa nel suo meccanismo rodato a suon di km sul campo di gara di viale Lainò. Dopo pochi metri passa al comando un altro atleta con la panza che tra un “senza vergona” e un “forza presidente” resiste al rientro, e direi pure alle minacce, del comandante Di Vico aggiudicandosi l’ambita maglia iridata di Campione Mondiale Siciliano Multisport di Mezzo Ironman. Peccato per Grimaldi che stava andando benissimo ma che esagera di qualche secondo al km e che non riesce a completare la sua fatica. Molto bene anche Galiè che ottiene il massimo possibile oggi e che si gestisce come un vero veterano di boati sa fare. Bravissimi anche Gnagna Buccheri, un Baratta non certo al top nonostante un mezzo da top runner, Miglio che rallenta (tanto ha già vinto la sfida dei modicani… e soprattutto un’altra più importante), Mantova, accreditato di boato ma che conclude sorridente e Zingali che festeggia nel modo migliore una gran bella notizia.

Il Campionato del Mondo è andato. Ci si rivede tutti al Campionato italiano di Lovere!

 

 

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